Per Carnevale ecco il carro di Bacco
E’ il periodo più allegro dell’anno : il Carnevale quando appunto “ogni scherzo vale”. A Venezia il primo documento che dichiara ufficialmente il Carnevale una festa pubblica è un editto del Senato della Serenissima del 1296. È comunque nel Settecento che il Carnevale di Venezia raggiunge il suo massimo splendore diventando un evento famoso in tutta Europa; si moltiplicano le botteghe di maschere e costumi, le attrazioni di giocoleria e acrobazia, i teatri e la Commedia dell’Arte, i cui costumi restano cristallizzati nella tradizione delle maschere veneziane. È anche l’epoca dei libertini, come il rubacuori più famoso e scandaloso della storia, Giacomo Casanova e anche l’epoca del teatro con la commedia dell’arte e Carlo Goldoni.
Divertiamoci anche noi saltando su un immaginario carro mascherato dedicato a Bacco con protagoniste le più famose maschere . Arlecchino è certamente uno dei protagonisti , nasce nel bergamasco, insieme a Brighella . Sono i due servitori per antonomasia, che vengono spesso ritratti e rappresentati nell’atto di sottrarre al loro Conte del vino , magari proprio il Moscato di Scanzo da tracannare in segreto, cantando e ballando. La Docg Moscato di Scanzo si caratterizza per essere la più piccola d' Italia: la zona di produzione è limitata a una porzione del comune di Scanzorosciate (BG). La superficie a vigneto non supera i 31 ettari, con una produzione vinicola di poco superiore alle 60.000 bottiglie all'anno. Il vitigno Moscato di Scanzo è vinificato in purezza. Una vera chicca !
Con Arlecchino non può mancare la sua fidanzata storica la veneziana Colombina , addirittura per lei Arlecchino arriva a cambiare il suo accento da bergamasco a veneziano , furba, maliziosa, intraprendente, vivace. Arlecchino e Colombina non possono che scegliere un Prosecco Valdobbiadene della Terre di San Venanzio per brindare al loro amore.
Sul nostro carro di Bacco c’è Capitan Fracassa , maschera ligure, superbo e ambizioso spadaccino più nelle parole che nei fatti. Ha un naso grosso e giganteschi baffi ed una grande spada che porta in modo un po’ goffo. Sicuramente porta con sè anche una bottiglia del famoso Vermentino ligure.
Il dottor Ballanzone nasce a Bologna , un uomo di legge che parla all’infinito con proverbi, citazioni che a volte neppure lui capisce; dalla sua Emilia Romagna non può che portare una bottiglia di uno dei più conosciuti vini al mondo: il Lambrusco.
Stenterello viene dalla Toscana , vive con poco cioè di stenti , da qui il nome. È dotato di arguzia e di saggezza che, unite all’ottimismo, gli fanno superare le avversità della vita. Lo cita anche Pellegrino Artusi nella sua ricetta delle frittelle di tondone : ”Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Stenterello che ne mangia spesso perché gli piace…” , un dolce tipico nel periodo di carnevale fatto con farina, uova e acqua poi fritto. Per Stenterello e le sue frittelle di tondone un calice di Vin Santo.
Nel nostro carro di Bacco c’è anche da Napoli Pulcinella rinomato per l'incapacità di tenere un segreto e non svelarlo. Celebre e nota a tutti è l'espressione "il segreto di Pulcinella" che sta ad indicare un segreto ormai svanito, non più tale. Porta con sè una bottiglia di Taurasi un rosso della tradizione campana.
In questo Carnevale lasciatevi trasportare dalle tradizioni culinarie e vinicole, unendo vini ai dolci più amati . Il carro di Bacco diventa così il veicolo che ci guida in un viaggio di sapori, colori e tradizioni, regalandoci un Carnevale indimenticabile.
Cin-cin un brindisi all’allegria e alla spensieratezza.
Contattatemi per acquisti e consigli del mondo vino.